La famiglia Càmpori, originaria di Càmpora paese della Garfagnana, era stata ascritta dall'imperatore Rodolfo II alla nobiltà dell'impero nel 1597 ed aggregata alla nobiltà di Modena, Bologna, Mantova e Cremona. Dopo la morte nel 1599 di Marco Pio di Savoia ed il frantumarsi dello Stato di Sassuolo, gli Estensi investirono la famiglia Càmpori del feudo di Soliera eretto, quindi, nel 1635 in marchesato.
Costruita probabilmente tra il Seicento e Settecento, la villa venne completamente trasformata nella prima metà
dell'Ottocento allorché passò in proprietà dei marchesi Càmpori. Plausibilmente dono di nozze del conte Bulgarini Visconti per il matrimonio della figlia Marianna con il marchese Carlo Càmpori,
colonnello della Guardia Nobile d'Onore Estense, morto nel 1857, la villa venne in quell'occasione ristrutturata e risistemata. Da quel matrimonio nacquero i celebri storici e studiosi Giuseppe e
Cesare Càmpori (sposatosi nel 1850 con Adele Ricci). Quest'ultimo, stabilitosi a Spezzano per trascorrere prevalentemente la stagione estiva ed autunnale, con il ricostituirsi nel 1860 del Comune di
Fiorano, entrò a far parte di quel Consiglio comunale, dove svolse la carica di consigliere per diversi anni.
Morto Cesare, successe nella proprietà della villa il figlio Pietro (pure questi consigliere comunale a Fiorano) con la moglie Margherita Ricotti Magnani e le figlie Adele, sposatasi nel 1909 con
Ippolito Annoni, Virginia, unitasi in matrimonio con Vittorio Filippi di Baldissero, ed infine Anna andata in sposa nel 1913 a Benedetto Pignatti Morano, figlio di Bradamante Coccapani Imperiali.
Queste nozze vennero celebrate, come annotarono le cronache dell'epoca, nella cappella della magnifica villa Càmpori a Spezzano e tra il sorriso dei fiori che fanno cerchio alla villa
spezzanese.
Negli ultimi decenni del secolo, come si rileva dalla cartografia del tempo, al corpo principale dell'edificio
sormontato da un'altana tipo belvedere, venne aggiunta, nella parte posteriore, un'articolazione ad "L" con finestre ad arco acuto nel piano superiore e finestre a bifora nel piano terra. Questa
appendice, che presenta motivi in falso stile gotico, ha alterato sensibilmente l'edificio principale, a pianta quadrata e di buone proporzioni. Nell'interno il vestibolo, a doppio volume, su pianta
ovale, è arricchito da sfondi prospettici sul vano scala e da decorazioni a grottesche sulle pareti.
La villa era circondata da un immenso parco, che si estendeva a partire da via Ghiarella fino, verso Nord, al torrente Fossa; a Levante, la proprietà confinava, mediante una siepe viva, con la villa
del generale Massimiliano Menotti (edificio tuttora esistente).
"Poco oltre incontreremo la sontuosa patrizia villa dei marchesi Càmpori", narrava Adamo Pedrazzi, "che pare voglia attirarvi, fasciata come essa è, ai fianchi ed a valle, di tanto si bel verde.
Ovunque bossi annosi, alti e forti, assiepati come se fossero muraglie; pini di varia foggia che danno vita a boschetti; sempreverdi di infinite specie...".
Proprio, su parte dell'area, appartenente in origine al parco della villa ed acquisita dall'amministrazione comunale di Fiorano, sorgono ora la scuola media di Spezzano, la palestra ed il centro
sportivo immerso in questa splendida oasi di verde.
La villa ed il giardino adiacente, di indubbio valore ambientale, sono tuttora di proprietà dei marchesi Annoni Càmpori.